Semi di chia: proprietà benefici e controindicazioni

semi di chia sono prodotti da una pianta floreale ricca di proprieta’ nutrizionali, chiamata Salvia hispanica, appartenente alla famiglia Labiatae, nativa del Guatemala e del Messico centrale e meridionale.

Sono un alimento ricco di sali minerali, omega 3 e vitamina C e proprio per questo motivo sono considerati un vero e proprio super food!

Nell’antichità

La tradizione locale, attesta che questa semenza veniva già coltivata in epoca pre-Colombiana dalle civiltà Azteche. Si tramanda che, i semi di chia fossero così pregiati da essere versati come tributo dalla popolazione ai regnanti di turno. 

La Salvia Hispanica, insieme all’amaranto, ai fagioli e al mais, era il cibo base della dieta delle popolazioni messicane, dei Maya e degli.

Proprietà dei semi di chia

I semi di chia presentano proprietà nutrizionali degne di essere conosciute. A stupire è soprattutto il loro contenuto di calcio pari a 177 milligrammi per 100 grammi di porzione, praticamente in 18% del fabbisogno giornaliero di calcio per un adulto.

I semi presentano anche una bilanciata presenza di acidi grassi essenziali omega3 e omega6, nello specifico circa il 20 grammi su 100 grammi è composta da acidi grassi omega3.

Anche sul piano delle vitamine i semi sorprendono, e soprattutto la vitamina C, di cui i semi ne contengono circa:

  •  7 volte in più rispetto alle arance, circa 5,4 milligrammi su 100 grammi
  • doppia concentrazione di potassio rispetto alle banane 809 milligrammi su 100 grammi e del
  • Ferro superiore addirittura per ben 3 volte rispetto agli spinaci ovvero 9,9 milligrammi su 100 grammi.

semi di Chia presentano anche una fonte naturale di amminoacidi necessari alla formazione delle proteine da non sottovalutare, presentano infatti circa 17g di proteine su 100 grammi, e tra gli amminoacidi principali troviamo metionina, cisteina e lisina.

Benefici dei semi di chia

Come abbiamo visto, i semi di chia sono un super alimento ricchissimo di nutrienti come proteine, lipidi, carboidrati, fibre vegetali e antiossidanti naturali, contengono anche acidi grassi essenziali, come omega 3.

Grazie alla presenza di tutti gli amminoacidi essenziali diventano un ottimo alleato per chi pratica sport e vuole aumentare la massa magra mantenento comunque un profilo calorico basso.

Uno degli aspetti più curiosi dei semi di chia sta nella loro capacità di assorbire l’acqua; I semi riescono infatti ad assorbire un quantitativo di acqua 9 volte superiore rispetto al proprio peso.

Una volta assorbita l’acqua, i semi rilasciano una sorta di gel o mucillagine che si rileva molto efficace per ridurre i disturbi provocati da stitichezza o colon irritabile.

Quasi dimenticavo! 

Questi semi non contengono glutine, quindi nessun problema per chi soffre di celiachia o di altre intolleranze alimentari.

Benefici dei semi di chia per la dieta

La chia è perfetta sia per gli sportivi che per chi segue una dieta dimagrante, infatti, il gel che viene rilasciato dai semi è in grado di dare un maggiore senso di sazietà a chi li consuma durante un pasto, rispetto a chi non lo fa.

Inoltre, grazie all’elevato contenuto di fibre dei semi di chia si riesce a coprire ¼ del fabbisogno giornaliero raccomandato dal ministero della salute, consumando solamente un cucchiaio di semi.

Quando mangiare i semi di chia

Il miglior momento della giornata per consumarli è a colazione!

La loro proprietà saziante in aggiunta ad una colazione sana e nutriente come l’avena o dei frullati, permette di arrivare all’ora di pranzo senza la necessità di fare spuntini.

Leggi la ricetta: Frullato di banane e semi di chia

Certamente se vuoi consumarli durante il pranzo o durante la cena all’interno di zuppe, insalate o altro non ci sono controindicazioni, ti assicuro che sono degli ottimi ingredienti sia per le ricette dolci che quelle salate.

Controindicazioni

Il consiglio generale è quello di non superare la dose consigliata di 15g al giorno, e di evitarli completamente se utilizzate farmaci indicati nel trattamento di ipertensione o diabete.

In questo caso, le loro proprietà di ridurre la tensione arteriosa e quella dei livelli di zucchero nel sangue, andrebbero a potenziare il compito svolto dai farmaci e provocare effetti indesiderati come ipotensione o ipoglicemia.

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